Luoghi lontani, lunghi viaggi e terre esotiche, evocate da oggetti, arredi e tessuti. Ecco — in breve — il concetto che sta alla base dello stile etnico.
In pratica, in quanto ad arredamento e accessori, può essere definito come “etnico” tutto ciò che non è strettamente occidentale e che richiama in maniera evidente la tradizione artistico-artigianale del luogo di origine o di ispirazione. Un grande “calderone”, dunque, che contiene un po’ di tutto, dalle maschere africane alle stampe aborigene, dai tappeti afghani alle lampade cinesi.
Non si tratta di riprodurre pari passo un’abitazione giapponese, africana, indiana, o di qualsiasi altra cultura, ma di mescolare agli arredi occidentali accenni a popoli, estetiche e storie “altre”.
Una galleria di immagini dalle quali prendere spunto
In una camera da letto minimale dalle linee pulite e dai toni del legno naturale e dell’écru, bastano alcuni elementi per portare la mente all’Africa.
In questo caso si tratta delle stampe, dei cuscini, dei piatti e dei cesti di vimini posizionati in fondo al letto.
Un altro esempio di stanza da letto, ancora più semplice. In questo caso si usano baldacchini con tende o zanzariere e un grande cesto decorativo appeso sopra la testiera. Il tutto arricchito da cuscini monocromatici e con pattern etnici, dei portacandela appesi e una pianta.
Una chaise longue minimalista che starebbe benissimo in un salotto dal sapore nordico diventa immediatamente etnica grazie a tutto ciò che la circonda. In questo caso una maschera africana, un cuscino con stampe geometriche, un tavolinetto che sembra uno strumento a percussione, un grande specchio con decorazioni tribali e poi vasi e vasetti che vanno dall’Oriente al Sud America, passando per l’Africa.
In una living room dominata da elementi etnici spicca un sofà moderno che si abbina perfettamente al resto.
A volte bastano pochi pezzi per creare un angolino esotico in casa, come nella piccola area arabeggiante mostrata qui sopra. Richiama il Marocco attraverso lampade, piatti e candele profumate.
Quando nasce lo stile etnico?
Non esiste una data di nascita ben precisa, ma generalmente l’origine si fa risalire a quell’epoca di grandi esplorazioni che va dal ‘700 alla fine del ‘800. È dunque un fenomeno strettamente legato al colonialismo, alle missioni di evangelizzazione, alle esplorazioni scientifiche e antropologiche e allo sfruttamento economico di terre e popoli.
All’epoca erano pochi coloro che potevano permettersi di finanziare o partecipare a lunghe e costose spedizioni. Esporre nelle proprie abitazioni oggetti, reperti e curiosità esotica era quindi un lusso riservato a una ristretta élite.
Col passare del tempo, complice anche la cultura hippy, lo stile etnico si è diffuso sempre di più, arrivando oggi anche nelle catene di negozi dei grandi marchi di arredamento e decorazione della casa.
Come arredare la casa in stile etnico?
Di regole rigide non ce ne sono. Anche perché uno stesso ambiente potrebbe abbracciare, allo stesso tempo, le linee dei manufatti africani, le fantasie del Sud America, gli arabeschi mediorientali, le tinte accese dell’India o la delicatezza dei paesi orientali. L’importante è cercare sempre un equilibrio tra i vari elementi.
Quattro concetti-chiave possono fare da bussola.
- Fusion: unire, mettere insieme, far dialogare pezzi differenti. L’etnico si abbina bene a molti stili d’arredo, dal classico al minimalista, passando per lo scandinavo e l’industriale. E non è necessario restare su un solo “binario”: si può benissimo spaziare tra luoghi, epoche e tradizioni.
Da non sottovalutare anche l’accostamento con pezzi vintage o riciclati, da mercatino dell’usato. Con le vernici Vintage Prestige di Rio Verde è semplice riportare a nuovo o decorare mobili, accessori e complementi. In poco tempo, pure senza carteggiare, è possibile ottenere molti effetti materici. Si tratta di una vernice a base acquosa, inodore e a scarse emissioni COV, che può essere applicata su svariati materiali: legno, metallo, vetro, stoffa, plastica e muro. - Puntare su elementi d’impatto. Con un grande lampadario in fibre naturali intrecciate, dalle forme tonde e aperte, metà del lavoro è già fatta. Così come con grandi maschere africane in legno sulle pareti o divisori in carta di riso per separare gli ambienti.
Il resto è questione di dettagli: piccoli elementi ben abbinati, tra souvenir di viaggio, strumenti musicali esotici e altri acquisti ben mirati.
Una bella idea potrebbe essere usare elementi a tema con la stanza. Ad esempio: utensili da cucina particolari esposti in sala da pranzo. - Piante: quelle a fusto alto e con grandi foglie rimandano naturalmente a luoghi e paesi lontani. Quindi palme, felci, dracene.
La natura può essere protagonista anche dei tessuti. Ecco allora cuscini, tende e teli con fantasie realistiche o, meglio ancora, stilizzate. - Comfort: nello stile etnico giocano un ruolo fondamentale gli arredi di grandi dimensioni o comunque all’insegna del relax. Comodi divani, tavoli ampi, tanti cuscini, plaid. Ma la confortevolezza passa anche per l’olfatto, allora via libera a incensi, candele aromatiche e vasetti pieni di spezie colorate, da tenere in bella mostra anche al di fuori della cucina.
Quali sono i materiali e i colori etnici?
Per quanto riguarda i materiali: giunco, rattan, bambù, vimini, pelle, lino, cotone, lana, ceramica e, ovviamente il legno. In pratica tutto ciò che è naturale.
Per i colori, la questione è più complessa. Trattandosi di uno stile che va a pescare qua a là da tradizioni culturali, artistiche e artigianali anche molto differenti, non c’è una palette specifica. Le cromie che richiamano la Cina, ad esempio, sono completamente diverse da quelle tipiche indiane, o dell’Africa centrale.
Se c’è un “minimo comun denominatore”, questo potrebbe essere l’abbinamento tra tinte decise e forti con altre più neutre e naturali.
Tutti quei colori che derivano dai pigmenti di terra o vegetali sono indicati: ocre, bruni, rossi e verdi polverosi, écru.
Da non sottovalutare, soprattutto in contrasto con le tinte naturali, sono gli accenti metallizzati, come l’oro bruno e l’oro nero delle vernici Golden Prestige della linea Rio Verde di Renner Italia. Al pari delle Vintage Prestige sono a base acquosa, inodori e a scarse emissioni COV, da applicare su molti tipi di materiali diversi.