Sempre più spesso si sente parlare — nell’ambito dell’arredamento — di color block o color blocking, tendenza mutuata dal mondo della moda, dove è sulla cresta dell’onda da almeno un paio di anni.
Cosa vuol dire color block? Letteralmente significa “blocco di colore”. Consiste nell’abbinare elementi monocromatici in grande contrasto tra loro, magari addirittura complementari.
Di seguito qualche esempio e poi informazioni e consigli su questo stile molto quotato.
Una galleria di ispirazioni
Un salotto in cui l’arancio spicca sul verde e l’abbinamento è esaltato dall’uso di altri “blocchi di colore”, come il sofà grigio e il vaso nero.
Un angolo studio “incorniciato” da una parete sul rosso, a contrasto con le colonne grigie e gli altri elementi neri, bianchi e legno naturale.
Una cucina che sembra uscita da un quadro di Mondrian. Si può pensare di creare qualcosa del genere a casa propria, riverniciando alcuni elementi fino a ottenere un effetto simile.
Con i blocchi di colore si può dare personalità a un ingresso altrimenti anonimo. Un colore intenso e in contrasto con gli altri permette di delimitare una zona, così da farla spiccare.
I blocchi cromatici possono anche creare contrasti tra diverse sfumature dello stesso colore, magari “tagliando” in due la stanza in altezza, come in questo salotto.
Il color block nell’arredamento
Non c’è un momento preciso in cui tale trend ha fatto capolino tra le svariate tendenze dell’interior design. Per ciò che concerne l’abbigliamento, in realtà esiste da sempre: dagli affreschi di epoca romana ai dipinti rinascimentali, le sovrapposizioni di capi di colori diversi — spesso in forte contrasto — sono frequenti. A proposito di pittura, ispirazioni fondamentali si possono ritrovare negli studi sul colore di Rothko, negli “omaggi al quadrato” di Josef Albers, in parte dell’estetica Bauhaus, così come nelle composizioni di Mondrian.
Per quanto riguarda il design di interni, la chiave non è creare un effetto omogeneo sulle pareti, ma evidenziare, attraverso il colore e, volendo, forme geometriche, un’area della casa o dell’ambiente. Dunque colonne, pensili, nicchie, soffitti e singole pareti.
Tre tipologie di color block per arredare
- Un unico blocco: è l’opzione più “cauta”, ma non per questo meno efficace. È possibile optare per una sola porzione della parete, dipinta con una figura geometrica più o meno grande. In questo modo si delinea un’area molto precisa, che diventa elemento decorativo ma anche punto focale, capace di attirare l’attenzione. Potrebbe essere un grande rettangolo, in salotto, dietro il divano. O, in camera da letto, dietro la testiera. O ancora: un triangolo che dà un po’ di movimento alla zona studio, o un cerchio ad abbellire una parete piena di mensole.
- Più blocchi: si abbinano più forme e colori. Un esempio: valorizzare una nicchia o un arco, associandoli a cerchi o lunghi rettangoli dalle tinte forti e contrastanti, oppure giocare col dinamismo attraverso i triangoli.
- Total color block: è considerato molto di tendenza ma di sicuro è una scelta coraggiosa. Consiste nel coprire tutto di colore: porte, finestre, muri, mobili ma anche caloriferi, battiscopa e oggetti. Si può puntare su accostamenti decisi ma anche su composizioni pastello o tono su tono. L’importante è studiare con attenzione la composizione e la posizione dei singoli elementi
I tre aspetti fondamentali dello stile color block
I colori
Adoperando i principi del color block, attraverso il colore si può cambiare — e persino stravolgere — la percezione che si ha di una stanza. Un ambiente piccolo, ad esempio, può essere “ingrandito” evidenziando alcune aree. Le stanze anonime sembrano diventare “vibranti” con l’uso di tinte come il rosso o l’arancione. Spazi che si estendono per lunghezza permettono invece di giocare su tonalità scure e intense, mentre aree poco profonde daranno l’impressione di estendersi per mezzo di un sapiente impiego di toni pastello.
Nello stile color block i più gettonati sono comunque i contrasti tra colori complementari. Per trovarli basterà usare un semplice cerchio cromatico e individuare le tinte che stanno sui lati opposti, capaci di esaltarsi a vicenda.
Se invece si desidera affidarsi a un unica tinta, sarà sufficiente trovare contrasti tra diverse sfumature, per esempio abbinando verdi differenti, cercando accostamenti di blu, esplorando romantiche nuance di rosa.
Le forme
Il color block è caratterizzato anche da geometrie semplici e colorate, applicate non solo alle pareti ma, volendo, anche agli arredi.
Di norma le figure che più si usano sono triangoli, rettangoli, cerchi e quadrati. La scelta dipende dall’ambiente, dallo spazio a disposizione e dall’atmosfera che si intende ottenere.
I triangoli e gli esagoni si prestano meglio in luoghi come uno studio, una palestra e, in generale, zone per le quali si è alla ricerca di dinamismo e attenzione. Cerchi e rettangoli, invece, sono perfetti per un salotto, una sala da pranzo o la camera da letto. Le forme ad arco, infine, risalteranno in un ingresso, un lungo corridoio oppure una parete altrimenti vuota e inutilizzata.
Ovviamente pure una intera parete può essere pensata come “blocco di colore”, a contrasto con il resto dell’ambiente.
L’arredamento
Una delle finalità dei blocchi di colore è far risaltare gli arredi, puntando anche in questo caso sui complementari oppure sul contrasto tra colori di una stessa scala.
Con le vernici Vintage Prestige della gamma Rio Verde di Renner Italia ci si può letteralmente sbizzarrire dato che possono essere applicati a molteplici materiali: legno, metallo, vetro, muro, stoffa, plastica.
È un prodotto a effetto materico (fin dalla prima mano), pensato per essere applicato sui mobili ma anche su cornici, specchi, tende, tavolini, sedie…
Ci sono sia colori caldi, come amarena, frappè e vaniglia, che freddi, come lattementa, anice e ginepro, oltre ai neutri: nocciola, tartufo, marzapane e cocco.