In un’epoca come la nostra in cui è non soltanto auspicabile ma anche sempre più necessario puntare sull’economia circolare e sul riutilizzo delle risorse, anche nelle tendenze per l’interior design si assiste a un deciso orientamento verso il cosiddetto upcycling, cioè il riuso creativo di materiali e prodotti.
In quest’ottica i pallet, ovvero i bancali usati dalle aziende per il trasporto e lo stoccaggio delle merci, si prestano ottimamente al riutilizzo, integrandosi nell’arredamento di abitazioni e uffici e adattandosi bene ad ambienti caratterizzati da stili differenti, dall’industriale all’etnico allo shabby chic.
Letti, divani e poltrone
Nati in ambito militare durante la seconda guerra mondiale (l’idea di utilizzare delle piattaforme per caricare i rifornimenti fu degli americani), i pallet sono solitamente realizzati in legno — i più usati sono abete, pino, pioppo e faggio. Solidi e robusti, molto diffusi e il più delle volte aderenti a dei formati standard, sono perfetti per creare le strutture di letti, divani e poltrone, semplicemente impilandoli e giustapponendoli, per poi fissarli tra loro.
Disposti in verticale, inoltre, possono fungere da braccioli o da testiere del letto.
Materassi, cuscini e imbottiture fanno poi il resto, in base allo stile o agli stili che si intende dare.
Con le ruote diventano tavolini
Anche così com’è, grezzo, il pallet può essere già considerato una sorta di prototipo di tavolino da caffè.
Fissandolo su ruote girevoli e completandolo con un piano in vetro, in legno o magari in resina, diventerà perfetto per il salotto, con la possibilità di impilarne anche più d’uno, in base alle proprie esigenze.
In verticale
Fissati alle pareti, i pallet possono trasformarsi in console sulle quali appoggiare oggetti, quadri e libri, oppure, con l’aiuto di ganci o mensole, in aree multifunzione, utili ad esempio per far crescere un piccolo giardino verticale da interno.
Usando pallet di formato ridotto o tagliando opportunamente quelli in formato standard, si può inoltre pensare di creare delle originali mensole con un doppio spazio per libri, oggetti, foto e vasi.
Come reperirli
L’incuria di qualche cittadino che lascia il bancale sul bordo della strada o accanto ai cassonetti può diventare la fortuna di chi cerca un pallet da recuperare per i propri progetti.
Per non perdere troppo tempo e affidarsi al caso, tuttavia, consigliamo di cercare nelle zone industriali.
Provare a mettersi d’accordo con qualche azienda con cui si hanno già contatti è un altro ottimo canale ma si può anche acquistare uno o più pallet direttamente dai produttori, in tal modo evitando il rischio di dover usare esemplari di cui non si conosce la provenienza.
Come trattarli
Il legno del pallet ha un’altissima porosità, quindi non rappresenta un problema dal punto di vista dell’adesione delle vernici.
Che si tratti di un bancale nuovo oppure di uno vecchio, va comunque carteggiato, sia per una questione di pulizia sia per rimuovere potenziali schegge pericolose.
Si può cominciare con una carta a grana grossa (80/100/120) per poi rifinire il tutto con una più sottile (250).
Dopodiché si può passare direttamente all’applicazione della vernice. Noi proponiamo le vernici per effetti materici Vintage Prestige, disponibili in tanti colori: amarena, frappè, nocciola, vaniglia, cocco, lattementa, anice, ginepro, tartufo e marzapane.
Per ricoprire a tinta unita bastano un paio di mani, stese a pennello o con il rullo, avendo l’accortezza di diluire il quantitativo di prodotto necessario con acqua di rete, nella misura del 5-10% (per non rischiare di andare “a occhio” i nostri tecnici suggeriscono di usare una grossa siringa, una di quelle per uso veterinario).
Rioverde Vintage Prestige è una vernice che non avrebbe bisogno di ulteriori finimenti, ma nel caso di mobili o complementi sottoposti a grande utilizzo si può pensare di utilizzare un protettivo per proteggere da macchie e graffi.
Nel caso delle vernici Vintage Prestige suggeriamo l’olio decorativo RO3000, una finitura a basso spessore che non crea pellicola e, una volta essiccata, non modifica l’aspetto ottenuto con la verniciatura ma aumenta notevolmente la resistenza sia dal punto di vista chimico che meccanico.