Un tempo un tavolo circondato da sedie differenti tra loro era indice di sciatteria, fretta o mancanza di mezzi economici. Poi è arrivata l’estetica hipster a ricalibrare i gusti, nel bene e nel male. Nelle riviste di arredamenti d’interni più di tendenza hanno cominciato ad apparire sedute “scompagnate”, diventando presto una vera e propria moda. Oggi troviamo bar, ristoranti e locali, loft e salotti privati arredati con quest’attitudine al rimescolamento capace di dare dinamismo e freschezza all’ambiente. Ma per abbinare sedie diverse non basta metterne alla rinfusa tanti tipi differenti. La parola chiave è armonia. Ecco quindi qualche indicazione utile per farlo bene, e con stile.
Abbinare sedie diverse ma affini
«La sedia è uno degli elementi del design più connotati, più complessi e più significativi» sosteneva il grande architetto e designer Alessandro Mendini. E non c’è progettista che prima o poi non abbia tentato di misurarsi con questo elemento d’arredo, proiettandovi sopra le proprie idee sul design e sul mondo. Questo significa che “là fuori” c’è un numero potenzialmente infinito di sedie tra le quali scegliere. Tutte differenti eppure, spesso, simili: per linee, soluzioni tecniche, uso dei materiali, concetto, spirito.
È proprio puntando sulle similitudini che si può ottenere armonia anche facendo leva su sedute altrimenti disuguali. Per esempio lo schienale dalla forma affine ma magari uno realizzato in legno e l’altro in formica. Oppure le gambe in metallo. O ancora delle strutture completamente diverse ma di colore identico.
Sarà quel particolare, molto visibile o più sottile, a fare da “filo rosso” tra tutte quante.
Sedie diverse ma abbinate ai colori della stanza
In un ambiente decorato e curato fin nei minimi particolari, è importante mantenere lo stile anche nelle sedie del soggiorno o della sala da pranzo. Una soluzione possibile è quella di affidarsi alla palette cromatica già in uso. Le sedie, dunque, andranno a richiamare il colore dominante, quello secondario oppure la tinta o le tinte d’accento (per approfondire, qui parliamo della “regola” del 60-30-10).
Qualche esempio: tappezzare una sedia con lo stesso tessuto dei cuscini; dipingerla col medesimo colore dei lampadari o di una mensola, oppure richiamare un pattern utilizzato altrove.
Un grande alleato, da questo punto di vista, è la vernice per effetti materici della gamma Rio Verde di Renner Italia. Disponibile in diverse tinte, è un prodotto che può essere applicato su legno, metallo, vetro, muro, plastica e stoffa. A prescindere da materiale e supporto, quindi, si può riportare l’intero insieme a poche tonalità così da armonizzare la stanza.
Abbinare sedie diverse in base alla simmetria
In questo caso si tratta semplicemente di alternare due o tre tipologie di sedute per creare un “ritmo” che si ripete.
Alternative possibili, in base ai pezzi che si ha a disposizione: abbinare le sedie uguali mettendole le une di fronte alle altre, oppure posizionare le sedie differenti solo a capotavola.
Sedie uguali ma di colori differenti
Questa soluzione è per chi, pur avendo a disposizione un intero set uniforme, volesse ottenere lo stesso dinamismo delle situazioni viste in precedenza.
La risposta è, ovviamente, nel colore. Se ne possono scegliere solo due, ma anche sbizzarrirsi con tanti colori diversi. Le tinte pastello sono di gran moda, e si abbinano facilmente a diversi tipi di ambiente. Tra quelle delle vernici a effetto materico Rio Verde si può optare per tonalità neutre come cocco, nocciola, vaniglia e marzapane, oppure più classiche e formali come tartufo, ginepro e amarena. Se si amano i colori più delicati, ecco invece frappè, lattementa e anice.
Nel caso si volesse puntare su uno stile shabby chic o etnico, bastano pochi materiali per poter personalizzare e rendere uniche le sedie, come dimostra questo tutorial.
Accostare sedie diverse con spirito mix & match
Se si desidera invece uno stile più vivace e “anarchico”, è possibile usare sedie totalmente diverse le une dalle altre senza particolari richiami di stile o colore, tra loro o con l’ambiente. Ecco il cosiddetto mix & match, che si basa principalmente sul buon gusto e sulla capacità di abbinare elementi tra di loro, anche estremamente disuguali.
Non ci sono indicazioni precise: lo scopo ultimo di chi sceglie questa tendenza — nell’arredamento come nel vestirsi — è generalmente quello di stupire in maniera stravagante.
Per esempio si possono mettere intorno a un tavolo una panca in legno, una sedia in metallo, una vecchia seduta imbottita con fantasie floreali, una costoso pezzo di design, una in plastica e un’altra in legno con intarsi. La sola regola è che non ci sono regole, a patto di raggiungere quel “quid”, quel nonsoché per cui non ci sono ricette e che non si può insegnare.