Con la pandemia il concetto di casa sta cambiando. Negli ultimi due anni il tempo che passiamo tra le mura domestiche è notevolmente aumentato e di conseguenza le abitudini e la routine giornaliera hanno subito una rivoluzione. La ricerca di spazi in cui potersi rifugiare per passare un po’ di tempo in solitudine, luoghi dove poter lavorare con efficienza o angoli per coltivare i propri hobby sono diventati indispensabili. Da una parte si cercano meno abitazioni “open space”. Dall’altra c’è stata una grande rivalutazione di una parte della casa solitamente relegata a sgabuzzino, ripostiglio o deposito, ovvero la mansarda.
La mansarda è tra i 1000 termini più cercati su Houzz
Nata in California nel 2009 e attiva anche in Italia, la piattaforma Houzz è dedicata al design e all’arredamento.
Periodicamente la società comunica alcune delle tendenze più evidenti che si possono rintracciare in base alle ricerche fatte sul portale, e la mansarda nell’ultimo anno ha fatto un balzo del 16% rispetto all’anno precedente.
«Molte delle foto più salvate dalla community di Houzz» comunica la piattaforma «mostrano la realizzazione di progetti che coinvolgono la rimessa in vita del sottotetto! È questo ora il luogo preferito in cui ritagliarsi un angolo di pace o la stanza giusta da allargare per recuperare spazio approfittando di un luogo inutilizzato».
I possibili usi di una mansarda: lo spazio ritrovato
Può diventare un ufficio in cui lavorare in pace lontano dal caos. Può trasformarsi nella cameretta del figlio o della figlia adolescente in cerca di un posto tutto per sé Può essere convertita in una sala svago per tutta la famiglia. Oppure tramutarsi in un salotto intimo e accogliente, ma addirittura anche in bagno e cucina.
Non ci sono limiti alle possibilità. Però occorre anche prestare particolare attenzione, soprattutto alle misure della stanza, che è spesso irregolare e quindi anche più difficile da arredare.
Innanzitutto occhio alle norme!
Prima di iniziare a immaginare e progettare è importante verificare che siano rispettate tutte le norme vigenti nella propria regione e città di appartenenza. Ci sono infatti parametri differenti, quindi è fondamentale informarsi e verificare il regolamento, perché non è detto che una mansarda possa essere abitabile.
Generalmente sono necessarie un’altezza media di di 240 cm e un’altezza minima di 150 cm. La superficie minima dipende invece dall’uso che si vuol fare della stanza.
Va inoltre tenuto conto del cosiddetto rapporto aeroilluminante. È il rapporto tra la superficie del pavimento e quella della finestre, che solitamente non deve essere più basso di 1/8. Serve a garantire che ci sia luce a sufficienza e ricambio d’aria. Quindi in una stanza di 20 mq la superficie delle finestre dovrebbe essere di almeno 2,5 mq.
Sfruttare (o modificare) le forme irregolari della stanza
Si può decidere di assecondare l’andamento della copertura e delle pareti. Occorre valutare con attenzione le pendenze e gli eventuali anfratti presenti. I mobili vanno distribuiti con criterio, cercando di sfruttare la forma della stanza. Se avete dubbi, è bene affidarsi a esperti del settore che sapranno progettare soluzioni adatte ad ogni esigenza.
Se la mansarda è ampia si può usare il cartongesso per separare le zone e regolare le altezze, così da rendere l’ambiente più omogeneo e lineare. Oppure utilizzare séparé in vetro, legno o metallo per dare dinamismo.
Ottimizzare la luce e gli spazi
Essendo abitualmente una delle stanze più buie della casa, la luce naturale e quella artificiale vanno cercate e pensate con criterio.
Se non c’è la possibilità di installare grandi finestre o lucernari, bisogna studiare bene la disposizione delle fonti di luce artificiale, che non dovranno essere solo a soffitto. Si possono ad esempio installare LED a parete e faretti a pavimento per dare atmosfera e non lasciare angoli troppo bui.
Soprattutto se le superficie non è molto grande, è meglio non riempire troppo l’ambiente. L’arredamento deve essere funzionale e, tendenzialmente, viene fatto su misura, anche se è sempre possibile trovare buone soluzioni con mobili prodotti in serie.
Alcune opzioni pratiche possono essere dei cassettoni bassi muniti di ruote, sedute con vani contenitori, armadi con ante a scorrimento.
Non sovraffollare lo spazio di decorazioni: per la mansarda meglio puntare sul minimalismo.
I colori per la mansarda
Come per i mobili, meglio non esagerare e rimanere sull’essenziale. Puntare su tinte neutre, naturali, oppure colori pastello, o magari virare sul “total white”, così da sfruttare al massimo la poca luce che potrebbe esserci.
Una buona idea potrebbe essere quella di riciclare o personalizzare vecchi mobili con le vernici Vintage Prestige della gamma Rio Verde di Renner Italia, che si utilizzano sia su legno che su metallo, vetro, muro, plastica e stoffa. In questo modo si possono richiamare i colori delle pareti oppure uniformare l’estetica degli arredi così da dare più “ordine” visivo.
Qualche idea: un tavolino da caffè, delle sedie con seduta in tessuto, dei comodini moderni, delle poltrone retrò, dei mobiletti con le ante, delle vecchie vecchie mensole in legno. I colori, molto delicati, riescono ad adattarsi ai diversi stili che si vogliono adottare per la propria mansarda.