Antitarlo per legno: naturale, professionale o fai da te?

Se stai cercando l’antitarlo per legno, sei nel posto giusto. È il luogo adatto anche se desideri un buon preservante antitermite. Più in là ti suggeriremo e ti spiegheremo come utilizzare un antitermite e antitarlo potente. Ma prima, diciamolo subito: tarli e termiti sono due piaghe. Due coinquilini con cui non si vorrebbe avere a che fare. Mai.

 

In questo articolo non spiegheremo cosa sono questi insetti xilofagi (ovvero mangia-legno) e in cosa differiscono. Anche perché sul nostro sito abbiamo già esaustivamente spiegato cos’è un tarlo e cos’è una termite.

La domanda da cui partiamo in questa trattazione è un’altra. Apparentemente banale, ma solo apparentemente.

Come faccio a capire se ci sono i tarli?

I fori sono un segnale inequivocabile dell’infestazione da tarlo. Ma non sono gli unici indizi. Passiamo in rassegna tutte le spie che ci inducono a capire che ci sono i tarli.

    1. Fori di sfarfallamento. Hai presente quella trave bucarellata che fa tanto retrò? Ecco: quei buchini sono le uscite dei tunnel realizzati dal tarlo larvale che sfarfalla allo scopo di riprodursi. Bisogna ammettere che, quando il tarlo ha voglia di accoppiarsi, non si ferma davanti a nulla!

      Dettaglio dei fori di sfarfallamento
    2. Farina del legno o rosume. Non è altro che la segatura finissima espulsa fuori dalle citate gallerie. Se ancora non sono comparsi i fori d’uscita, è solo questione di tempo. Il tarlo sente il richiamo della riproduzione.

      La farina del legno o rosume provocata dai tarli
    3. Rosicchiamenti e ticchettii. Se il destino decide di accanirsi, allora nelle ore migliori della notte potrai “apprezzare” il suono di questi escavatori. Alcune specie di tarlo (cerambicidi) sgranocchiano emettendo il relativo rumore. Altre (i grandi anobidi, detti anche amabilmente “orologi della morte”) esprimono il proprio sex-appeal facendo risuonare un piacevolissimo ticchettio. Mentre dormi, ovvio.
    4. Cadaveri di tarlo. Potresti ritrovare il piccolo coleottero alato zozzo di polvere. Il tarlo adulto, compiuto il danno e deposte le uova, non di rado stramazza a terra con la coscienza (e non solo) sporca. A volte la morte lo coglie mentre svolazza da una credenza a una libreria nell’intento di trovare nuovo accogliente legno per deporre le uova. In quel caso non c’è da rallegrarsi per la sua improvvisa scomparsa perché il danno l’ha già fatto.

Attenzione perché, se l’infestazione che hai in corso è di termiti e non di tarli, non troverai il principale indizio, ovvero il foro di sfarfallamento. La termite, se possibile, è ancora più fastidiosa del tarlo.

Oltretutto, la termite è portata a sciamare per colonizzare nuovi ambienti, mentre il tarlo tende a essere più sedentario e a permanere nei manufatti già infestati.

In ogni caso, niente paura: il Preservante Biocida di Rio Verde ha azione preventiva e disinfestante per entrambe le categorie di nemico. Ma lo vedremo meglio più in basso.

icona_punti_vendita

I negozi di vernici
e i colorifici
più vicini a te

Cosa attaccano i tarli?

Gli insetti xilofogi attaccano il legno sia di latifoglia che di conifera

I tarli del legno attaccano principalmente le travi e i mobili, siano essi di legno di latifoglia che di conifera. Ma non risparmiano boiserie, rivestimenti, battiscopa. Le tarme del legno (o termiti) attaccano gli stessi oggetti, ma anche la lana e le pelli. In questi casi si parla di tarme dei tessuti.

Quando il tarlo esce dal legno?

Eliminare la larva di tarlo significa eliminare il divoratore del legno
  • Anobidi. Il tarlo più comune esce dal legno generalmente in primavera inoltrata (maggio e giugno) quando è adulto ed è ormai in grado di riprodursi e deporre le uova. La femmina, una volta uscita dal foro di sfarfallamento, va alla ricerca di una superficie porosa e depone fino a 40 uova. Le larve nasceranno dopo circa due settimane e riprenderanno il ciclo di vita, insistendo a divorare legno e a creare nuove gallerie. Le larve sono voracissime. I principali nemici del legno. In un anno saranno adulti.
  • Grandi anobidi. Il cosiddetto “orologio della morte” è molto prolifico: depone fino a 200 uova. Il tarlo del ticchettio esce a inizio primavera (marzo-aprile). Può vivere fino a quattro anni.
  • Cerambicidi. Il tarlo dello sgranocchiamento esce in estate (giugno-agosto). La femmina è in grado di deporre fino a 100 uova. Nella forma più importante (capricorno) questo tarlo si accanisce principalmente sul legno di conifera (abete, pino, etc.) ed è molto longevo (da 1 a 8 anni).

In che periodo escono le termiti?

Effetti dell’aggressione delle termiti a una porta
  • Le termiti dal collo giallo escono nel periodo estivo. Mettiamoci d’accordo su cosa significhi la parola “escono”. Parliamo della sciamatura, ovvero il fenomeno di massa durante il quale le tarme alate abbandonano il nido e vanno a infestare nuovi oggetti. Il nuovo nido è formato da adulti che si accoppiano. Dalle uova usciranno 1000-2000 nuove termiti che formeranno la colonia. Queste termiti preferiscono i legni asciutti.
  • Le termiti lucifughe escono a giugno e preferiscono i legni con elevati tassi di umidità (quindi occhio alle condense e alle infiltrazioni).

Come eliminare i tarli del legno in modo naturale?

I modi naturali per eliminare i tarli sono quasi sempre inefficaci

Se stai cercando di capire come eliminare i tarli del legno in modo naturale, dispiace deluderti, ma la tua è un’impresa improba. Su Internet ne vedi di tutti i tipi. Ma ti assicuriamo che 9 volte su 10 è tempo perso. Il tarlo è un tipo tosto e non si fa impressionare dai rimedi della nonna.

  • Eliminare i tarli con miscela di olio essenziale di cedro, vodka e acqua. I fautori di questo intruglio sostengono che il cattivo odore induca i tarli a scappare. È molto più probabile che usciate di casa voi.
  • Eliminare i tarli con miscela di aceto e succo di limone. I cultori del genere generalmente pensano che l’aceto sia la soluzione per tutto. Costoro invitano le persone a iniettare questo liquido nei fori del legno. Peccato che la presenza del foro indichi che il tarlo sia già migrato altrove.
  • Eliminare i tarli con miscela di aceto, acqua e olio di lavanda. Come sopra, ma meno agro.
  • Eliminare i tarli con sacchetti pieni di chiodi di garofano, cannella, lavanda. Se non altro, ne trarrà beneficio l’olfatto. Il tarlo se ne infischierà.
  • Eliminare i tarli con olio essenziale di eucalipto. Iniettato nel legno, al tarlo interessa poco.
  • Eliminare i tarli con aglio. A meno che non abbiate visto un tarlo trasmutato in vampiro, è del tutto inefficace. Scherzi a parte, le proprietà antibatteriche dell’aglio sono ininfluenti in queste circostanze.
  • Eliminare i tarli tappando i buchi con la cera. Fermo restando l’inestetismo della cera colata sul legno e la diga tutt’altro che insuperabile formata dalla stessa, dobbiamo ancora spiegare che i fori di sfarfallamento sono segno che ormai il tarlo è bello che volato via?

La verità è che i tarli del legno non si eliminano in modo naturale, a meno di un suicidio collettivo della colonia di insetti. Per ottenere risultati, occorre prevenire o curare l’azione ancora in corso con il Preservante Biocida della Rio Verde.

Come fare un antitarlo in casa?

Antitarlo fatto in casa? Meglio affidarsi a Rio Verde

Non puoi fare un antitarlo efficace in casa. Se poni questa domanda, devi essere sincero: non hai letto il paragrafo precedente.

L’antitarlo è un prodotto biocida con una formulazione complessa, tecnologicamente avanzata e regolato dalle normative europee.

Risparmia tempo ed energie. Non seguire i rimedi della nonna di cui è disseminato tutto il web.

Rischi di compromettere definitivamente le superfici lignee che viceversa vuoi proteggere.

Rivolgiti a professionisti seri della disinfestazione e/o acquista da produttori di antitarli di comprovata affidabilità.

Rio Verde propone il Primer Preservante Antitarlo Antitermite RA 3000 (clicca qui per consultare la scheda tecnica), ma in commercio ne trovi molti altri validi.

Quindi come sconfiggere il tarlo del legno?

I tunnel scavati dai tarli in sezione

Se vuoi davvero sconfiggere il tarlo del legno ti occorre il prodotto adatto.

I laboratori ricerca e sviluppo di Renner Italia sanno come proteggere e valorizzare il legno. Qui nascono i prodotti vernicianti dei grandi brand dell’arredo.

Anche per questo l’antitarlo professionale della gamma Rio Verde è tra i migliori antitarli sul mercato.

Non è un antitarlo spray. È un antitarlo a pennello venduto in confezioni da 0,75 e da 5 litri.

Ma il dato principale da riportare è che il Primer Preservante Antitarlo Antitermite (codice RA 3000) rispetta la normativa europea sui biocidi ed è registrato secondo il Regolamento EU 528/2012.
Tale disposizione regola la messa a disposizione sul mercato e l’uso dei biocidi.

Cliccando qui puoi trovare il testo completo della disposizione del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea.

Il biocidi dell’Antitarlo Antitermite di Rio Verde vantano un ampio spettro di azione e per questo sono efficaci non solo contro i tarli del legno e delle termiti, ma anche contro i funghi dell’azzurramento e della marcescenza.

Il Preservante Antitarlo Antitermite di Rio Verde penetra nel legno in profondità grazie alla sua tecnologia di micro emulsione stabilizzata.
Ne consigliamo l’impiego prima dell’applicazione delle altre vernici (per questo si chiama “primer).

Questo antitarlo è inodore, non lascia residui e si applica facilmente.

Se stai cercando di prevenire e debellare l’infestazione dei tarli del legno e delle termiti, questo è il prodotto adatto.

Se l’infestazione è particolarmente vasta e in stato avanzato, valuta comunque se sia preferibile contattare un professionista.

E ricorda che quello che hai letto in alto.

Se vedi i fori di sfarfallamento, il tarlo è già uscito. Il danno già fatto. Puoi però contenerlo impedendo che sopravvivano le uova che le femmine depositano all’interno delle gallerie precedentemente scavate dai maschi.

Quale è il miglior antitarlo?

Il Preservante Antitarlo Antitermite Rio Verde ha funzione biocida certificata

L’Antitarlo Antitermite della Rio Verde è il preservante biocida che non teme confronto.

Combatte l’infestazione degli insetti xilofagi su mobili, arredo da giardino, finestre, persiane, scuri, portoni e portoncini, rivestimenti come boiserie e perlinature, travi, balconi, casette, gazebo.

Questo antitarlo è privo di formaldeide e di stirene, prodotti considerati pericolosi.

Inoltre questo antitarlo pronto all’uso ha un residuo solido 7± 1% e può avere effetto sia preventivo che curativo.

Come si fa il trattamento antitarlo?

Ti starai chiedendo: cosa iniettare nei buchi dei tarli? Ma l’iniezione non è l’unica attività da svolgere.

Anche perché se puoi vedere i fori di sfarfallamento, vuol dire che le larve si sono già spostate in altre zone del legno e lo stanno sgranocchiando. Occorre correre ai ripari.

Il legno va impregnato nella sua complessità strutturale.

Il prodotto deve penetrare a fondo anche e soprattutto nelle parti non ancora forate dagli insetti.

In ogni caso, prima di procedere con l’applicazione dell’antitarlo RA 3000 è importante liberare i fori dalla segatura (rosume).

Tale fase preliminare è decisiva poiché disostruisce i condotti, consentendo di rendere poi efficace la cosiddetta “camera a gas”, con il veleno dell’antitarlo capace di defluire ovunque senza intoppi e di uccidere il tarlo in qualsiasi stadio si trovi (uovo, larva, pupa o adulto).

Fin quando non si rimuove la segatura, si rischia di eliminare soltanto qualche tarlo adulto di… periferia. Eliminare il rosume è una fatica in più, ma ne vale la pena. I più stacanovisti potranno addirittura sverniciare in precedenza il manufatto, avendo poi cura di ripulirlo attentamente.

Il trattamento antitarlo con RA 3000 di Rio Verde è davvero efficace.

Occorre un pennello e prestare scrupolosa attenzione a un paio di regole.

  • Su legno grezzo, ovvero non verniciato, devi carteggiare con grana 150 e applicare l’antitarlo nelle quantità descritte in basso.
  • Su superfici tinte, impregnate o verniciate, devi prima riportare il legno allo stato grezzo tramite carteggiatura, quindi applicare l’antitarlo nelle quantità descritte in basso.

In entrambi i casi queste sono le quantità di antitarlo consigliate:

  • 160-200 g/mq se devi prevenire l’attacco dei tarli e delle termiti
  • 300 g/mq se devi debellare l’infestazione dei tarli e delle termiti

L’antitarlo deve raggiungere tutta la superficie, quindi anche l’interno dei fori (se necessario e possibile anche con l’ausilio di una siringa).

Per evitare che, durante il processo di evaporazione, si disperda inutilmente l’agente biocida è opportuno ricreare la cosiddetta “camera a gas” coadiuvandosi con involucri di plastica.

Quindi, alla domanda come si fa il trattamento antitarlo possiamo rispondere con il seguente schema:

  1. Sverniciare il manufatto in legno tramite carteggiatura (fase consigliata, ma facoltativa)
  2. Rimuovere la segatura (rosume) dai fori di sfarfallamento con aria compressa
  3. Applicare l’antitarlo nelle modalità descritte in alto, evitando gli accumuli in eccesso sulla superficie che potrebbero rovinare la verniciatura
  4. Creare la camera a gas per impedire l’evaporazione del biocida

Quante mani di antitarlo bisogna dare?

L’Antitarlo deve impregnare tutta la superficie del legno

Tenendo presente che su ogni metro quadro da trattare occorrono tra i 160 e i 300 grammi di antitarlo, a seconda di quanto abbondanti siano le pennellate che stenderai, bisogna dare due o tre mani di antitarlo.

Consulta anche la nostra scheda tecnica per saperne di più.

E ricorda che siamo sempre a tua disposizione sulla nostra pagina Facebook.

Se vuoi avere altre istruzioni, nutri ulteriori dubbi, vuoi approfondire l’argomento o sottoporci alcune problematiche specifiche, scrivici anche tramite la sezione “L’esperto risponde”.

Siamo felici di darti consulenze professionali e gratuite.

Quanto costa fare un trattamento antitarlo?

Il Primer Antitarlo Antitermite di Rio Verde ha un costo molto conveniente rispetto ai benefici che puoi trarne. Ti consigliamo di acquistarlo per fare un trattamento preventivo.

Non aspettare che i tarli siano già in azione. Risparmi costi, fatica e tempo!

Vuoi sapere quanto costa fare un trattamento antitarlo con RA 3000? Rio Verde non effettua vendita diretta.

Trovi il nostro antitarlo nelle migliori ferramenta in confezioni da 0,75 e 5 litri.

Fai una visita al tuo ferramenta, oppure consulta il suo ecommerce sul web.

Consulta qui la mappa dei negozi dove trovare il migliore antitarlo

Quando va fatto il trattamento antitarlo?

Non è mai troppo tardi per fare un trattamento antitarlo.
Proteggere preventivamente i tuoi oggetti in legno è una pratica avveduta, dei cui vantaggi godrai nel tempo.

Acquista l’Antitarlo Antitermite di Rio Verde per beneficiare degli effetti preventivi.

Il trattamento antitarlo è indispensabile se l’azione degradante dei parassiti è già in atto. Non perdere tempo! Acquista il Primer Preservante Antitarlo Antitermite di Rio Verde e valuta se consultare un esperto in caso di infestazione in stadio avanzato.

icona_punti_vendita

I negozi di vernici
e i colorifici
più vicini a te

icona_punti_vendita

La vernice
giusta?

Il colore
preferito?

Ci vediamo
in negozio

write_mail

Come
verniciare?

Il miglior
prodotto?

L'esperto
risponde

Potrebbe interessarti anche

Primo piano
Senza tempo e sempre elegante, nella sua essenzialità, lo stile Mid-Century non passa mai di moda e si può integrare in molti stili d'arredo.
#colors / Primo piano
Fresco e duttile, il verde acqua (o acquamarina) può essere usato in tutte le stanze della casa, abbinato a molti colori.
#colors / Primo piano
Le tonalità terrose sono le “star” dell'interior design degli ultimi anni: tra loro, un posto speciale ce l'ha il color terracotta.
En plein air / Primo piano
Ad alta sostenibilità e a bassa manutenzione, il cosiddetto dry garden è una soluzione sempre più apprezzata per il giardino.
#colors
Molto amato da Vermeer, il blu fiordaliso è un colore di grande tendenza negli ultimi anni, da utilizzare con molteplici stili d'arredo.
#colors
Le porte interne colorate sono una scelta eclettica e audace ma possono sposarsi a molti stili di arredo, soprattutto i più contemporanei.

Ispirati sul blog del colore

Richiedi consulenza gratuita

Lascia la tua email*
logo_renner_italia

Renner Italia S.p.A.

Via Ronchi Inferiore, 34 – 40061 Minerbio (BO) Italia
Tel +39 051 6618211 | Fax +39 051 6606312 | info@renneritalia.com

Capitale sociale Euro 5.250.000 i.v. – Registro imprese BO C.F/P. Iva: 02433001209 – R.E.A. 439235 – Codice meccanografico BO052481

Ispirati sul blog del colore
Richiedi consulenza gratuita