Indice
- Le termiti del legno sono diffuse anche in Italia?
- Come capire se c’è un’infestazione da termiti del legno?
- Come eliminarle?
- Il trattamento antitermite
- Chi chiamare in caso di infestazione di termiti?
- Cosa sono le termiti?
- La struttura sociale delle termiti
- Come riconoscere le termiti dai tarli e dalle formiche?
- Chi mangia le termiti?
- Una galleria di immagini di termiti
Sono tanto importanti per l’ecosistema quanto dannose per le strutture create dall’uomo. Incredibilmente voraci, le termiti del legno sono tra i parassiti più distruttivi in assoluto. Diffuse soprattutto nelle zone tropicali, alcune specie sono presenti anche in Italia. E sono più subdole dei tarli, in quanto non lasciano quasi mai segni evidenti della loro presenza.
Cerchiamo quindi di capire come riconoscerle e, in caso, cosa fare.
Le termiti del legno sono diffuse anche in Italia?
Nonostante si possano trovare perlopiù nei paesi tropicali, anche in Italia sono presenti alcune specie di termiti.
Normalmente vivono in ambienti urbanizzati e si nutrono principalmente di vecchie piante industriali e forestali. Non disdegnano tuttavia giardini o strutture lignee di case, chiese e monumenti. Sono ghiotte anche del materiale cartaceo presente in biblioteche e archivi.
Un’alta concentrazione di umidità è il requisito base per far sì che possa verificarsi un attacco da parte delle termiti.
Sono due le specie che si trovano nel nostro paese:
- termite dal collo giallo (Kalotermes flavicollis): sono diffuse in tutto il Mediterraneo, ma anche in Francia e Germania. Le colonie sono composte circa da 1000/2000 individui. Vivono principalmente dentro agli alberi morenti, ma sono in grado si attaccare le piante in salute o le strutture delle case. Il loro corpo è bruno-nerastro e con una zona di colore giallo sul dorso;
- termite lucifuga (Reticulitermes lucifugus): è la più presente in Italia. Si può trovare anche a grandi altitudini. Vive in colonie molto grandi, che possono arrivare fino a un milione di individui.
La termite lucifuga predilige seminterrati e locali umidi, e i suoi nidi sono solitamente a contatto con il suolo. Come la termite dal collo giallo, attacca piante morenti o deperite, ma non disdegna le strutture in legno delle case. Gli adulti di questa specie sono nerastri, mentre le termiti soldato sono bianco-giallastre.
Come capire se c’è un’infestazione da termiti del legno?
Ci sono alcuni segnali ben precisi. Vediamo quali sono.
- Sciamanatura: è uno dei pochi segnali che rende visibile all’esterno la presenza di termiti.
Solitamente in primavera o in estate gli individui provvisti di ali e sessualmente maturi escono dal nido. Dopo aver volato intorno alla colonia, atterranno, perdono le ali e cercano un compagno per andare a formare una nuova colonia. - Legno vuoto: le termiti consumano il legname mangiando dall’interno verso l’esterno. Lasciano solo una sottile patina esterna di legno o vernice.
Per capire se il legno è infestato basterà picchiettare per saggiarne la consistenza. C’è anche la cosiddetta “prova dell’impronta”: se schiacciando col dito sulla superficie legnosa rimane il segno, significa che il materiale sottostante è stato consumato. - Porte, ante e infissi difficili da chiudere: le termiti rilasciano nel legno i loro escrementi, che trattengono l’umidità e quindi tendono a far gonfiare l’elemento infestato.
- Crepe: se si notano crepe o spaccature nel legno è importante controllarne l’origine.
Termiti del legno: come eliminarle?
Ci sono diverse tecniche che possono essere usate per eliminare le termiti ma è assolutamente necessario rivolgersi a dei professionisti.
Ci sono siti che suggeriscono metodi fai-da-te ma non si può avere la certezza che siano efficaci al 100%. Talvolta vengono anche consigliati prodotti che possono nuocere alla salute di persone o animali domestici, quindi è meglio evitare.
Sono due le modalità d’azione più diffuse:
- disinfestazione: vengono utilizzati dei prodotti disinfestanti specifici. Sono insetticidi che vengono iniettati all’interno della struttura in legno infestata;
- trappole o esche chimiche: si possono usare anche esche alimentari per colpire la colonia e avvelenarla lentamente fino a colpire i “reali” e quindi far estinguere la colonia. Questa tecnica è molto usata perché spesso i nidi possono essere in profondità nel terreno, anche a centinaia di metri dalla zona infestata.
Il trattamento antitermite: perché è importante?
Per prevenire l’infestazione da termiti è innanzitutto necessario puntare su una costante pulizia e disinfezione della casa. Controllare regolarmente gli elementi in legno e le piante del giardino. Assicurarsi che non ci siano tubature che perdono ed evitare il più possibile di avere zone umide in casa.
Ci sono poi i trattamenti, utili sia per scongiurare una prima infestazione sia per evitare il ritorno delle termiti dopo una disinfestazione.
Il preservante antitarlo / antitermite RA3000 della gamma Rio Verde di Renner Italia può essere applicato su tutto ciò che è in legno: mobili, arredi da giardino, serramenti, portoni, rivestimenti, travature, perlinature, balconi, casette, staccionate, gazebo.
È un prodotto che previene gli attacchi delle termiti (e dei tarli) penetrando in profondità grazie alla sua tecnologia di micro emulsione stabilizzata.
Va applicato almeno 2 o 3 volte, non lascia residui, è semplice da utilizzare e rispetta la normativa europea sui biocidi.
Oltre a prevenire, riesce anche a eliminare le termiti, qualora si riuscisse a trovarne il nido.
Chi chiamare in caso di infestazione di termiti?
Qualora fosse troppo tardi e l’infestazione avesse raggiunto livelli di guardia, occorre rivolgersi a dei professionisti del settore. Ve ne sono in tutta Italia.
Basta fare un breve ricerca sul web, o affidarsi al passaparola. In molti casi le aziende offrono anche dei preventivi gratuiti. I tecnici verranno a fare un sopralluogo per stabilire se si tratti effettivamente di termiti e a che stadio di avanzamento è l’infestazione. Proporranno le soluzioni più efficaci per risolvere il problema.
Cosa sono le termiti?
Le termiti sono organismi xilofagi, cioè si nutrono di legno, come i tarli. A differenza di questi, però, non sono coleotteri, ma isotteri.
L’ordine raccoglie più di 2000 specie, diffuse soprattutto nelle regioni tropicali. Si tratta di animali sociali, le cui colonie sono suddivise in “caste”.
Questi insetti hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema mondiale. Con le loro robuste mandibole, in grado di rompere e sminuzzare il legno, esse smaltiscono un terzo di tutta la materia residua prodotta ogni anno dalle piante delle foreste tropicali. In questo modo favoriscono il ricambio naturale, rendono fertile il terreno e fanno spazio per nuovi organismi.
La struttura sociale delle termiti
- Re e regine: sono i fondatori della colonia e rappresentano la casta feconda (le termiti operaie e le termiti soldato sono sterili). Hanno occhi sviluppati. Le femmine, che possono essere molto più grandi dei maschi, hanno il ventre pieno di uova. In alcune specie le regine possono vivere quasi un secolo. Nascono con le ali e, una volta raggiunta la maturità, lasciano la colonia di origine alla ricerca di un nuovo nido.
- Operaie: sono le più numerose della colonia. Sono prive di occhi e non hanno ali. Hanno diverse mansioni: procurare il cibo, costruire nidi e scavare gallerie. Sono quelle che causano la maggior parte dei danni alle strutture lignee.
- Termiti soldato: difendono la colonia. Hanno grosse mandibole e con i loro morsi sono in grado di rilasciare fluidi tossici. Alcune hanno un capo più sviluppato che funge da “scudo”.
- Termiti alate: sono le future regine e i futuri re, che lasceranno la colonia d’origine per fondarne una propria. Hanno le ali e spesso vengono confuse per formiche alate.
Come riconoscere le termiti dai tarli e dalle formiche
Per capire se si ha una infestazione di termiti, di tarli o se si tratta semplicemente di formiche volanti, occorre prestare molta attenzione.
I tarli del legno sono riconoscibili dai fori di sfarfallamento e dal rosume (segatura finissima simile a polvere) che lasciano su mobili, oggetti, travi o strutture. Le termiti, invece, non lasciano segnali di alcun tipo all’esterno dell’elemento infestato o della pianta.
Se si nota la presenza di insetti alati che assomigliano a formiche, bisogna osservarne bene forma e colore. Le termiti sono più pallide rispetto alle formiche nere e il loro corpo è diviso in due sezioni (quello delle formiche è invece in tre sezioni). Nell’immagine qui sopra, in alto c’è una termite, in basso una formica.
Chi mangia le termiti?
In natura esiste uno spietato killer di termiti del legno: è l’oritteropo (nome scientifico Orycteropus afer).
Si tratta di un mammifero di origine africana che appartiene alla classe degli afrotheri, la stessa degli elefanti. Come quest’ultimi possiede una sorta di proboscide, tuttavia molto più corta e somigliante al muso del maiale. Viene infatti comunemente chiamato maiale di terra, anche perché le dimensioni sono più o meno quelle di un porcellino.
Si tratta di un animale notturno, che si ciba quasi soltanto di termiti e formiche, che dissotterra usando gli artigli. Attraverso la sua lingua lunga e viscida cattura poi le prede. Riesce a cibarsi di decine di migliaia di insetti al giorno.