Diversi barattoli aperti di vernice di diverso colore disposti su una superficie rosa pastello insieme a un pennello posizionato al centro e visti dall'alto

Finitura all’acqua per legno: cos’è e come si usa

Che cos’è una finitura per legno?

Una persona, di cui si vedono solo le mani coperte da guanti da lavoro, sta verniciando del legno con una vernice all'acqua mordenzata

Le finiture per legno sono prodotti che vengono applicati essenzialmente per due ragioni:

  • preservare a lungo il legno e proteggerlo da agenti atmosferici, macchie e graffi;
  • esaltare la bellezza naturale del legno e/o ottenere effetti estetici e tattili.

 

Esistono molte tipologie di finiture, che però si possono suddividere in due grandi famiglie:

  • finiture filmogene, che formano — come suggerisce il termine stesso — un film protettivo sulla superficie. Spesso con il termine “finitura” ci si riferisce a queste. Le finiture filmogene possono essere lucide o opache, trasparenti o pigmentate, coprenti o meno;
  • finiture impregnanti, che invece vengono assorbite e penetrano fino alle fibre del legno. Non sono prodotti coprenti, quindi lasciano a vista venature, vibre ed eventuali nodi, ma possono comunque colorare il legno.
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Finiture all’acqua e finiture a solvente

Una nuvola di vernici di diversi colori immersa in un liquido scuro

Sia le finiture filmogene che quelle impregnanti possono essere a base d’acqua o a solvente, ma esistono anche formulazioni ibride.
Per lungo tempo i prodotti a base solvente si sono rivelati più performanti ma oggi, grazie alle ricerche e alla tecnologia, le prestazioni si equivalgono (in alcuni casi, come per l’uso in esterno, le finiture all’acqua sono superiori).

Quali sono i vantaggi delle finiture ad acqua rispetto a quelle a solvente?

Una donna, vista fuori fuoco, sta dipingendo una sedia da giardino in legno con una finitura all'acqua trasparente

L’uso di finiture a base acquosa presenta molti vantaggi:

  • l’impatto sull’ambiente, dalla produzione allo smaltimento, è di gran lunga minore;
  • non producono esalazioni di composti organici volatili (i cosiddetti COV);
  • sono inodori, quindi preferibili per un uso in ambienti interni;
  • hanno — come già accennato — maggiori prestazioni per uso in esterno.

Che differenza c’è tra vernici, smalti e pitture?

Una mano con guanto azzurro stringe un pennello e sta dipingendo di giallo acceso un elemento in legno bianco

Una volte delineate le “grandi famiglie” — acqua/solvente e filmogene/impregnanti — occorre far luce su tipologie che a volte possono indurre in confusione al momento dell’acquisto e della ricerca di informazioni su quali prodotti usare. Parliamo di termini come vernice, smalto e pittura, spesso adoperati come sinonimi gli uni degli altri.

Prima di addentrarci nella questione, però, bisogna capire quali siano le componenti principali di una vernice. Sono tre:

  • la resina: è il legante, quello che va a creare il film protettivo
  • il diluente: nelle vernici a base acquosa è l’acqua mentre in quelle a solvente è, appunto, il solvente stesso. Il diluente serve a rendere liquido il prodotto (esistono infatti anche vernici a polvere) e a facilitare l’applicazione. Con l’asciugatura (le tempistiche differiscono in base alla formulazione), il solvente evapora;
  • la carica: è un materiale inerte che funge da riempitivo e dà l’effetto finale, ad esempio lucido oppure opaco.

 

A queste si aggiungono altri due elementi: i pigmenti, responsabili della colorazione, e gli additivi, che possono svolgere numerose funzioni: ammorbidenti, indurenti, elasticizzanti, anti UV, ecc.

In base alla formulazione avremo dunque:

  • vernici: dove la componente più importante è la resina;
  • pitture: dove invece è preponderante la carica. Nella maggior parte dei casi, le pitture sono usate su muro.

 

E gli smalti? Gli smalti — che possono essere ad acqua o a solvente — fanno parte della categoria delle vernici. Smalto e vernice non sono dunque sinonimi. Tra le vernici, gli smalti sono quelli coprenti, che quindi non lasciano vedere le venature del legno, al contrario delle vernici mordenzate.

Come si applica una finitura impregnante all’acqua per legno?

Vista dall'esterno di una recinzione in legno bianca dietro la quale si intravedono un giardino e una villetta con pareti bianche

  • La prima fase consiste nella carteggiatura. La scelta della grana, più o meno leggera, dipende dallo stato del manufatto, che può essere in legno grezzo, in legno già precedentemente trattato oppure in legno verniciato (nel qual caso occorre rimuovere totalmente la vernice).
  • In seguito bisogna pulire bene la superficie: con una spazzola (dura o morbida in base alla durezza del legno) vanno rimossi detriti e polvere. Se necessario, si possono poi adoperare acqua e sapone neutro, da applicare con un panno o una spugna, per poi risciacquare;
  • Successivamente si può dare l’impregnante. Nella gamma Rio Verde si può scegliere tra tre prodotti, tutti quanti disponibili in diverse colorazioni oppure trasparenti:
  • Aspettare l’asciugatura completa, dopo di ché si può procedere con la seconda mano. Nel caso serva, se ne può dare una terza.

 

Si può usare una finitura filmogena sopra un impregnante?

Un uomo sta dipingendo la persiana in legno di una baita

Certo che sì. Il film di vernice ha lo scopo di proteggere ulteriormente il legno a livello superficiale, nonché di fornire l’effetto estetico desiderato, dalla trasparenza al colore coprente, dall’opacità alla lucidità.
È importante, tuttavia, avere l’accortezza di impiegare finiture cerose sopra a un impregnante ceroso.

Nella gamma Rio Verde di Renner Italia ci sono molti prodotti, per tutte le esigenze. Ad esempio, per esterno:

Come si applica una finitura filmogena all’acqua per legno?

Un barattolo di vernice verde aperto con sopra un pennello intinto nello smalto e stretto da una mano, il tutto su sfondo dello stesso verde

Un tempo la classica procedura consisteva nell’applicare precedentemente un fondo. Per il legno grezzo si utilizza principalmente la cementite, un fondo gessoso che funge da aggrappante per la successiva verniciatura.
Con i prodotti odierni questo passaggio spesso non è più necessario: si possono infatti adoperare smalti e vernici mordenzate direttamente su legno grezzo, accorciando di molto le tempistiche, i costi e, soprattutto, riducendo notevolmente i passaggi, e dunque il lavoro da fare.

Ecco i prodotti della gamma Rio Verde che permettono di risparmiare tempo e fatica:

In conclusione

Un salotto in stile shabby chic tutto sui toni del bianco, con grande finestra, tavolino bianco a effetto decapato, sofà bianco con cuscini color pastello, scaffale vintage color azzurro pastello

Le finiture sono essenziali per preservare e decorare i manufatti in legno.
Esistono finiture impregnanti e finiture filmogene.
I prodotti all’acqua sono preferibili rispetto a quelli a solvente.
Si possono usare finiture filmogene sopra a finiture impregnanti.
Tutti gli smalti sono vernici ma non tutte le vernici sono smalti.
Con le vernici moderne non è necessario utilizzare aggrappanti come la cementite.
La scelta dei prodotti da utilizzare dipende da molti fattori: l’ambiente in cui verrà utilizzato il manufatto (interno o esterno); gli effetti estetici e tattili desiderati; il livello di protezione del legno richiesto.

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