Stare all’aria aperta e prendersi cura delle piante è un’attività che apporta benefici sia a livello fisico che mentale. Occuparsi del verde aiuta a contrastare l’ansia, migliora l’umore e incoraggia la socializzazione. Ha anche effetti positivi sulla salute cardiovascolare, stimolando la circolazione e favorendo la sintesi della vitamina D. Curare il giardino, in sostanza, rende meno tristi e fa bene alla salute.
Non è necessario che ci si occupi di grandi spazi verdi: un orto, un parco, magari con un bel gazebo in legno, un frutteto. Vanno benissimo anche progetti più piccoli come un’aiuola fiorita, un piccolo orto verticale con gli aromi da usare in cucina oppure un davanzale trasformato in un’oasi in miniatura, colorata e profumata. L’importante è darsi un obiettivo e poi seguirlo, dedicandogli del tempo.
In una ricerca fatta recentemente in Giappone si è visto come prendersi cura di una pianta in ufficio aiuti a ridurre lo stress abbassando la frequenza cardiaca. Lo stesso vale per chi sta a casa, basta un poco di verde.
Un orto fa bene al corpo e all’anima
L’American Institute for Cancer Research ha svolto una ricerca molto importante a riguardo, rilevando i benefici dello stare a contatto della natura quando si coltiva un piccolo orto.
Gli scienziati dell’istituto hanno innanzitutto rilevato che si tratta di un ottimo stratagemma per muoversi e fare attività fisica senza allontanarsi troppo da casa, risultando quindi alla portata di tutti, economico e facilmente realizzabile. Inoltre vedere germogliare, crescere e poi raccogliere il frutto coltivato risulta così appagante da abbassare notevolmente il rischio di cadere in depressione.
Il giardinaggio è perfetto anche per passare del tempo con i bambini insegnando loro qualcosa di utile, senza poi contare la soddisfazione dei piccoli nel momento in cui potranno assaggiare ciò che hanno coltivato con le loro stesse mani.
Ortoterapia, la natura è una medicina
Il giardinaggio e l’orticultura possono avere anche una funzione sociale. Sono più di 150 i progetti messi in piedi dalle strutture sanitarie di tutte le regioni che riguardano l’ortoterapia. Un rimedio naturale che nelle strutture medico-ospedaliere viene affiancato ai farmaci e alla tradizionale attività del medico, dello psicologo e dell’analista.
All’Ospedale Luigi Sacco di Milano, ad esempio, un gruppo di ospiti coltiva il piccolo orto interno raccogliendo i frutti di stagione, producendo marmellate e seminando nuove colture.
Al giardino terapeutico del San Camillo< al Lido di Venezia i pazienti con malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer partecipano ad attività all’aria aperta traendone beneficio.
L’Ospedale Sant’Orsola di Bologna è affiancato dalla Fondazione Villa Ghigi, per aiutare le donne colpite da disturbi alimentari come anoressia e bulimia.
Curare un giardino o un orto, dunque, è un vero e proprio toccasana per la salute fisica e il benessere interiore. Può portare calma e serenità favorendo la concentrazione. I sensi vengono stimolati e la pazienza e la fiducia in noi stessi crescono parallelamente alle piante coltivate.
È bene staccare la spina ogni tanto e immergersi nel verde per ritrovare il buonumore e prendersi un po’ cura di sé.