Siamo ormai in piena estate. C’è chi è già andato in vacanza, chi ha programmato tutto e sta per partire, e chi ancora non ha deciso una meta per andare a rilassarsi o a esplorare posti nuovi. È a questi ultimi che proponiamo una destinazione perfetta per trovare un po’ di sollievo dalle ondate di calore e, soprattutto, per restare strabiliati davanti ai molteplici colori degli edifici. Stiamo parlando di Copenhagen, in Danimarca, e più precisamente del quartiere Nyhavn, che è tra i più visitati e fotografati della città.
Breve storia del quartiere Nyhavn
Nyhavn, in danese, significa “porto nuovo”. Fu costruito attorno al 1670 su ordine del re Cristiano V di Danimarca per garantire l’arrivo e la partenza delle merci e dei pescherecci dal centro della città. Luogo pieno di birrerie, postriboli e vicoli malfamati, con il passare dei secoli e la sempre maggiore presenza di navi troppo grandi per essere accolte nel piccolo porto, pian piano Nyhavn diventò uno scalo portuale secondario.
Dopo la Seconda guerra mondiale cessò quasi del tutto l’attività e l’area si spopolò.
Negli anni ’60, grazie a un programma di riqualificazione, la zona ritornò a vivere con negozi, locali e musei. Pedonalizzato negli anni ’80, ora è una delle più celebri zone turistiche della capitale danese.
Le case colorate di Nyhavn
Mentre il lato sud del canale di Nyhavn è sede di palazzi di lusso, il quartiere è celebre per gli edifici colorati che costeggiano il lato nord.
Si tratta di case costruite principalmente tra la fine del ‘600 e il ‘700.
Il palazzo più antico è quello al numero 9 della via che si affaccia sul canale, e risale al 1681.
Un tempo quelle case ospitavano mercanti, marinai, prostitute e artisti (come il grande scrittore per l’infanzia Hans Christian Andersen, che visse lì, al numero 67 di Nyhavn, tra il 1845 e 1864). Oggi sono perlopiù sede di ristoranti, bar e birrerie, affollati fino a tarda notte.
Il motivo dei colori non è noto. Come in altri luoghi di mare con edifici variopinti (ad esempio Burano), nascono leggende e dicerie, tra cui quella secondo la quale i colori sarebbero serviti ai marinai a ritrovare la propria casa anche in giornate di nebbia (o dopo aver bevuto un po’ troppo…).
Gli altri edifici colorati di Copenhagen
Al di là di Nyhavn, Copenhagen è comunque una delle città più colorate d’Europa. In molte vie ci si può sorprendere per la varietà cromatica e architettonica delle facciate.
I colori più diffusi in città sono il giallo e il rosso, originariamente prodotti con i pigmenti ricavati dalle terre.
Esiste anche una precisa sfumatura di giallo — il giallo Nyboder — che prende il nome dall’omonimo distretto cittadino, caratterizzato da baracche gialle costruite per la marina danese a partire dal ‘600.
La palette cromatica di Nyhavn
In passato abbiamo già suggerito palette cromatiche ispirandoci ad altre “città a colori”: da Colmar a Charleston, da Istanbul di Istanbul a Chefchaouen in Marocco, da Buenos Aires a Breslavia, da Città del Capo a Burano.
Stavolta, ovviamente, prendiamo spunto dalle case di Nyhavn, che offrono una tavolozza di colori accesi e pastello, perfetti anche per arredare la casa, utilizzando le vernici per effetti materici Vintage Prestige di Rio Verde. Sono vernici coprenti, a base acquosa, che si possono adoperare anche senza carteggiare e applicare a diversi materiali: legno, vetro, metallo, plastica, tessuto e piccole porzioni di muro.
I colori della linea sono 12, due dei quali — il bianco Cocco, il rosa Frappè e l’azzurro Anice — molto simili a quelli di Nyhavn.
Usando comunque come base lo stesso bianco Cocco o il bianco Fiordilatte, si possono creare tutte le sfumature.