Il mondo è ricco di villaggi, quartieri, centri storici o intere città in cui gli edifici presentano tinte che sembrano uscite dal pennello di un artista. Vi porteremo in viaggio tra le più interessanti. Oggi voliamo fino al Brasile, nella quarta città più popolosa del paese, cioè Salvador, meglio conosciuta come Salvador de Bahia.
Nel meraviglioso centro storico — dichiarato nel 1985 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità — c’è un quartiere speciale, si chiama Pelourinho e i suoi edifici sono coloratissimi.
La storia di Salvador de Bahia
Era il 1502 quando l’esploratore italiano Amerigo Vespucci — l’uomo che diede il nome all’intero continente, l’America — avvistò la zona in cui oggi sorge Salvador de Bahia. All’epoca era una baia lussureggiante e incontaminata, e Vespucci decise di battezzarla “baia di tutti i santi”. Lo fece per due motivi: il primo era che il giorno dell’avvistamento era il 1º novembre, cioè Ognissanti, e il secondo è un omaggio alla chiesa di famiglia, San Salvatore in Ognissanti, a Firenze.
Quasi mezzo secolo dopo, i portoghesi costruirono in quel luogo una fortezza, cui diedero il nome di São Salvador da Bahia de Todos os Santos. Tra le più antiche città fondate degli europei nel continente americano, Salvador divenne subito la prima capitale del Brasile, oltre che il principale porto commerciale, che venne utilizzato soprattutto per l’esportazione di canna da zucchero e per la tratta degli schiavi.
Rimase capitale per più di due secoli, e nel 1763 tale ruolo passò a Rio de Janeiro.
Quando nel 1821 il Brasile iniziò a lottare per l’indipendenza dal Portogallo, Salvador fu uno dei principali centri di conflitto. Per più di un anno, tra il 1822 e il 1823, la città fu persino sotto assedio.
All’epoca la popolazione non arrivava nemmeno a 100 mila abitanti. Oggi sono quasi 3 milioni. Come molte altre metropoli del Brasile, oltre a convivervi molte etnie, Salvador ha zone caratterizzate da grande ricchezza e altre, purtroppo, da estrema povertà.
Il quartiere Pelourinho
La più antica zone della città è il cosiddetto Pelourinho, quartiere del centro storico che prende il nome dal palo della gogna (in portoghese pelhorinho) dove venivano pubblicamente puniti gli schiavi a colpi di frusta.
Caratterizzato da edifici in stile barocco portoghese, il Pelourinho venne abitato fino ai primi del ‘900 dalle élite del luogo. In seguito, tuttavia, si verificò un progressivo abbandono a beneficio di altre zone della città. A partire dagli anni ’60 diventò una delle aree più degradate di Salvador, ma negli anni ’80 iniziò un lungo e lento processo di recupero che va avanti ancora oggi.
La rinascita del Pelourinho si deve soprattutto all’inserimento del quartiere, nel 1985, nella prestigiosa lista di luoghi Patrimonio dell’Umanità stilata dall’UNESCO.
Tuttora la zona è in piena fase di rilancio, attraverso il recupero dei luoghi e il supporto a giovani realtà creative. Questo, però, è andato spesso a scapito della popolazione di discendenza africana, che è stata più o meno volontariamente costretta ad abbandonare le proprie abitazioni, sia perché queste sono state requisite dall’amministrazione locale sia per l’aumento dei prezzi dovuto alla gentrificazione.
Tra gli “ingredienti” del rilancio c’è anche il colore, quello degli edifici che si affacciano sulle piazze e sulle vie storiche, oggi grande attrazione per turisti da tutto il mondo.
La palette cromatica del Pelourinho di Salvador de Bahia
Come abbiamo già fatto con altre “città a colori” — in Italia come in Francia, in Polonia, in Turchia, in Marocco, in Sudafrica, negli Stati Uniti e in Argentina — abbiamo provato a immaginare una palette cromatica per il quartiere Pelourinho, caratterizzato perlopiù da colori pastello che sembrano usciti dalla tavolozza di tinte disponibili per la nostra linea di vernici per effetti materici Vintage Prestige. Le somiglianze sono evidenti, dal rosso Amarena al rosa Frappè, dal giallo Vaniglia al bianco Cocco, fino al verde Lattementa.
Tali colori potranno essere da ispirazione per decorare la casa e gli arredi. Vintage Prestige, infatti, è una vernice coprente a base acquosa. Si può adoperare su molti materiali: dal legno al metallo, dal vetro alla plastica, dal muro al tessuto.