- Vaniglia
- Verde
- Verde Arlecchino
- Verde bottiglia
- Verde cacciatore
- Verde Caraibi
- Verde cinabro
- Verde erba
- Verde felce
- Verde foresta
- Verde giada
- Verde-giallo
- Verde inglese
- Verde Islam
- Verde Legnano
- Verde lime
- Verde malachite
- Verde marino
- Verde menta
- Verde militare
- Verde mimetico
- Verde muschio
- Verde oliva
- Verde olivastro
- Verde opale
- Verde palude
- Verde pastello
- Verde persiano
- Verde pino
- Verde pisello
- Verde pistacchio
- Verde primavera
- Verde smeraldo
- Verde trifoglio
- Verde Veronese
- Vermiglione
- Vinaccia
- Viola
- Viola melanzana
- Violetto
- Non solo colori con la V
Vaniglia
Il vaniglia, che fa anche parte delle tinte disponibili nella linea Vintage Prestige di Rio Verde, è un giallo pastello pallido e morbido.
Ricorda il colore del fiore di Vanilla planifolia, la pianta tropicale dalla quale si ricava, appunto, la vaniglia.
Verde
Il verde è — insieme al rosso e al blu — uno dei colori primari additivi. È tra i più diffusi in natura, soprattutto nel regno vegetale ma anche in quello animale e minerale. È anche il colore meglio percepito dall’occhio umano (i cani, invece, non lo distinguono!).
Verde Arlecchino
Si chiama verde Arlecchino una gamma di colori tra il verde e il chartreuse. Il nome deriva dall’inglese Harlequin, che a sua volta rappresenta la maschera italiana di Arlecchino. Tali verdi hanno iniziato a essere chiamati così nel mondo anglosassone a partire dai primi del ‘900.
Verde bottiglia
Il verde bottiglia è un verde scuro che prende il nome dal colore del vetro usato soprattutto per le bottiglie di vino per proteggere il contenuto dalla luce solare che potrebbe alterarne il gusto (per la birra, ad esempio, si impiega specialmente il vetro marrone, che è ancora più protettivo).
Verde cacciatore
La classica tenuta da cacciatore, nell’800, era composta da capi verde scuro, per meglio mimetizzarsi tra gli alberi. Da questa usanza deriva la particolare sfumatura chiamata verde cacciatore.
Verde Caraibi
Il verde Caraibi è una sfumatura media di verde-turchese, che rimanda alle meravigliose acque cristalline che assumono spesso i mari caraibici nei pressi della costa.
Verde cinabro
Composto unendo giallo cromo e blu di Prussia, il verde cinabro è un verde olivastro. Nonostante il nome, il cinabro non c’entra nulla, essendo un minerale dal quale si estrae un pigmento rosso.
Verde erba
Il verde erba è una sfumatura intensa di verde che prende ovviamente il nome dall’erba dei prati.
Verde felce
Le felci (o pteridofite) sono tra le più antiche piante ancora oggi esistenti. Ne esistono oltre 10 mila specie e danno il nome a un colore — il verde felce, appunto — che è anche quello utilizzato per la stampa su tessuto del verde della bandiera tricolore italiana.
Verde foresta
Si chiama verde foresta il verde che rappresenta la media delle sfumature delle foglie in una foresta della zona temperata.
Verde giada
Il verde giada (o semplicemente giada) è un verde tendente al blu. Prende il nome dall’omonima pietra.
Verde-giallo
Simile al chartreuse, il verde-giallo è una tinta sviluppata dall’azienda statunitense Crayola a metà del ‘900 per le sue matite colorate.
Verde inglese
Nelle corse automobilistiche, dagli inizi del ‘900 fino agli anni ’60, ogni paese aveva un suo colore specifico: blu la Francia, rosso l’Italia, bianco o argento la Germania, verde il Regno Unito. La particolare sfumatura scura delle auto britanniche ha dato il nome al verde inglese, detto anche verde da corsa britannico.
Verde Islam
Il verde è uno dei colori-simbolo della religione islamica: la tribù del profeta Maometto aveva uno stendardo verde e nel Corano si dice che «coloro che abitano il paradiso indosseranno raffinati abiti di seta verde».
Il cosiddetto verde Islam è una sfumatura media di verde, utilizzata in molte bandiere dei paesi a maggioranza islamica (su tutti l’Arabia Saudita) e in quella dell’Organizzazione della Conferenza Islamica.
Verde Legnano
Molto tendente al giallo, il verde Legnano deriva dai colori con cui venivano dipinte le biciclette di una delle più celebri squadre di corsa della storia del ciclismo italiano e internazionale, la Legnano, che lo utilizzò per le sue bici sportive fino agli anni ’60. Anche Coppi e Bartali corsero su biciclette di questo colore.
Verde lime
Il verde lime (o limetta verde) è una tinta intensa di verde che prende il nome dalla buccia dell’omonimo agrume.
Verde malachite
Si chiama verde malachite un colorante organico che prende il nome proprio dal colore, che ricorda quello della malachite, un minerale di rame.
Considerato cancerogeno, è vietato in Unione Europea nei prodotti per uso alimentare.
Verde marino
Visto dalla superficie, il mare può assumere talvolta un colore verde, che dà appunto il nome al verde marino.
Verde menta
Il verde menta è una sfumatura di verde molto chiara, tendente all’azzurro. Deriva dall’omonima pianta.
Nella gamma di tinte delle vernici materiche gamma Vintage Prestige di Rio Verde c’è un colore simile: il Lattementa.
Verde militare
Il verde militare, spesso considerato equivalente del verde oliva, deriva dalle divise militari.
Verde mimetico
Simile al verde militare, il verde mimetico ha una sfumatura più grigia. Si usa appunto nelle divise mimetiche.
Verde muschio
Molto chiaro e tendente al grigio, il verde muschio si chiama così perché ricorda il colore di alcuni muschi.
Verde oliva
Talvolta considerato sinonimo di verde militare, il verde oliva è un verde-giallastro scuro tipico delle olive verdi.
Verde olivastro
Il verde olivastro assomiglia al verde oliva, ma presenta meno giallo. Anche questo lo si ritrova nella buccia delle olive verdi.
Verde opale
Il verde opale deriva da una delle tinte che caratterizzano la pietra detta opale, che si trova in natura in molte sfumature differenti.
Verde palude
Per via della somiglianza con i fanghi paludosi, un verde chiaro grigiastro viene detto verde palude. Era un colore molto di tendenza nell’industria automobilistica degli anni ’60 ed è ritornato recentemente di moda.
Verde pastello
Versione luminosa e poco satura del verde, il verde pastello ricorda, appunto, il colore che si ottiene usando una matita colorata della medesima tinta.
Verde persiano
Essendo il verde, come già detto, uno dei colori-simbolo dell’Islam, in Persia, l’odierno Iran, era molto diffuso il suo uso nelle ceramiche, splendidamente decorate di pattern. Da quella tinta deriva il verde persiano, simile al colore della malachite.
Verde pino
Il verde pino ricorda il colore di una foresta di conifere. In alcuni casi viene detto pure verde coccodrillo.
Verde pisello
La tipica sfumatura chiara ma intensa di uno dei legumi più consumati al mondo dà il nome al color verde pisello.
Verde pistacchio
Tra i frutti secchi più amati in assoluto, i pistacchi sono conosciuti, oltre che per il sapore, anche per il caratteristico colore verde, che dà anche il nome alla tinta verde pistacchio, molto apprezzata specialmente in ambito moda e design.
Verde primavera
Traduzione dell’inglese spring green, utilizzato fin dal ‘700, il verde primavera è una tinta luminosa tra ciano e verde. È uno dei cosiddetti colori web.
Verde smeraldo
Il verde smeraldo — un verde tendente al blu — prende il nome dall’omonima pietra preziosa e dal suo straordinario colore brillante.
Verde trifoglio
Il verde trifoglio è quello utilizzato sulla bandiera dell’Irlanda ed è associato alla festa di San Patrizio.
Verde Veronese
Ideato dall’omonimo pittore rinascimentale, il verde Veronese è una tonalità intensa di verde che ricorda il verde smeraldo, il verde malachite e il verde giada.
Vermiglione
Vermiglione è un altro nome del rosso vermiglio.
È una sfumatura tra l’arancione e il porpora, che in passato si produceva con un minerale, il cinabro, e in seguito con il pigmento estratto da un insetto, il vermiglio della quercia, da cui il nome.
Vinaccia
Le vinacce sono ciò che rimane degli acini d’uva una volta tolta la polpa — e cioè le bucce e i semi — ed è la materia prima da cui si produce la grappa.
Dalla vinaccia dell’uva a bacca rossa deriva l’omonimo colore, un viola-magenta scuro.
Viola
Ottenuto mescolando blu e rosso, il viola si chiama così per via del colore dell’omonimo fiore.
Viola melanzana
Il viola melanzana è un magenta scuro che ricorda la sfumatura caratteristica di alcune tipologie di Solanum melongena, cioè la comune melanzana.
Violetto
Da non confondere con il viola, il violetto è uno dei colori dello spettro della luce visibile, quello con la frequenza più alta, tanto che tutte le frequenze che vanno al di là di esso — e che l’occhio umano non riesce a percepire — vengono dette “ultraviolette”.
Prende il nome da un fiore, la violetta, e si può trovare in diverse specie vegetali (ad esempio la lavanda) e minerali (come l’ametista).
Non solo colori con la V
Con qualunque lettera dell’alfabeto inizino, i migliori colori di tendenza sono quelli della gamma Vintage Prestige di Rio Verde. Si tratta di vernici a base acquosa, inodori, prive di sostanze dannose per l’ambiente e per gli utilizzatori. A effetto materico e coprente, si possono usare anche senza carteggiare su diversi materiali: non solo legno ma anche metallo, vetro, muro, plastica e tessuto.