Salotto in stile scandinavo sui toni del bianco, del legno naturale e del giallo senape, con divano, tappeto e pouf giallo, pareti e pavimento bianchi, sedie e grande lampadario in vimini, libreria in legno naturale e molte piante e quadri

Il giallo: da “colore difficile” a tinta di tendenza nell’interior design

Caldo, solare e ottimista nelle sue sfumature più intense. Delicato ed etereo in quelle più tenui. Talvolta ambiguo: simbolo di divinità e splendore come pure di invidia, gelosia, tradimento, malattia. Il giallo, a livello di interior design, è una strana creatura. Un “colore difficile” quando è nella parte del protagonista, ma capace di risplendere ed evidenziare ciò che ha attorno quando invece viene utilizzato come tinta secondaria o d’accento.
«Intenso, violento, fino a essere stridente, oppure pastoso e accecante come una colata di metallo in fusione, il giallo è il più caldo, il più espansivo, il più ardente dei colori, difficile da spegnare e che oltrepassa sempre i limiti nei quali lo si vorrebbe confinare» scrivevano Jean Chevalier ed Alain Gheerbrant nel loro Dizionario dei simboli.

In passato spesso associato all’infanzia e alla spensieratezza, dunque applicato soprattutto nelle camerette dei bambini, negli ultimi anni il giallo ha subito un’importante evoluzione nell’ambito degli arredi e della decorazione di interni. Sofisticato e versatile, nelle sue tonalità terrose come in quelle pastello, può essere impiegato in molti stili d’arredamento.

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Una storia lunga, un’etimologia ambigua

Cameretta di un bambino piccolo con lettino con sbarre in legno, tappeto con sopra un trenino giocattolo in legno, una poltrona con accanto una lampada a stelo da lettura, un vaso con fiori gialli e pareti decorate con grandi elementi morbidi e tondeggianti color senape di altezze differenti

Insieme al ciano e al magenta, il giallo è uno dei tre colori primari sottrattivi.
È stato uno dei primi a essere usati dall’uomo per dipingere. Anzi, innanzitutto per dipingersi: il corpo. E poi la roccia, gli utensili, gli abiti… I pigmenti, ricavati dalle terre argillose (uno su tutti: l’ocra), erano usati a scopo sacro, prima ancora che decorativo. Eppure, per lunga parte della vicenda umana, alla storia di questo colore si è sovrapposta quella della sua più famosa variante metallica: l’oro. Per questo, lo storico Michel Pastoureau, grande studioso dei colori e divulgatore della loro storia, nel suo saggio Giallo scrive che «Il giallo sembra voler giocare a nascondino con gli studiosi».

La complessità e l’ambiguità del giallo sono rimarcate dall’etimologia di molte delle parole che, nelle varie lingue, indicano questo colore.
L’italiano giallo deriva infatti dal latino galbus, che si riferiva sia al giallo che al verde pallido. Dal latino, passando per l’antico francese jalne, si è formato pure il francese jaûne.
Galbus a sua volta rimanda alla radice indoeuropea ghel- (cioè “splendente”, “brillante”, “giallo” e “verde”), dalla quale derivano anche le parole inglesi yellow e gold e il tedesco gelb.

Tutte le sfumature del colore giallo, dalla a alla z

Salotto in stile vintage con pareti bianche con cornici, pavimento in parquet, poltrone imbottite giallo senape, sofà color ottanio, grande quadro astratto con aree di colore senape, bianco e verde petrolio, tappeto bianco

Che colore abbinare al giallo nell’arredamento?

Salotto con parete blu scuro, grande fotografia in bianco e nero incorniciata, tappeto grigio, sofà e pouf color senape, tavolo da caffè circolare e librerie metalliche nere con mensole in legno naturale

Da qualche anno a questa parte, una delle “star” delle riviste e dei siti dedicati all’interior design è il divano senape. Sull’onda di un trend che ha riportato in auge alcune tinte assai decise dalla tavolozza degli anni ’70, questo giallo, insieme ad altri gialli “speziati” (zafferano, curcuma, ocra) e arancioni terrosi, è oggi molto utilizzato come colore secondario o d’accento, soprattutto per poltrone, tessuti (tende, tappeti, cuscini, coperte), lampadari e, appunto, sofà,

Per le pareti, le tinte che meglio si abbinano con arredi sul giallo sono:

  • i grigi: è l’accostamento più moderno in assoluto. Il grigio bilancia il giallo, ne smorza un po’ l’esuberanza e al contempo lo fa risaltare in maniera elegante. Tra l’altro giallo e grigio sono stati eletti insieme colori dell’anno 2021 da Pantone;
  • il bianco: accoppiata perfetta se si cerca luminosità. I gialli più indicati, in questo caso, sono quelli terrosi e un po’ spenti;
  • il nero: arredi gialli su una parete nera (ma una sola, o appena una sezione) diventeranno gli assoluti protagonisti di una stanza;
  • in generale, quali che siano le proporzioni, lo schema giallo, grigio, bianco e nero è una garanzia di efficacia;
  • le sfumature pastello: per un’atmosfera vintage, da abbinare con gialli molto tenui e pallidi, tipo il vaniglia, che fa parte della palette delle vernici a effetto materico Vintage Prestige di Rio Verde;
  • i blu scuri e profondi, complementari dei gialli più speziati; con il blu ottanio, invece, si sposa bene anche il giallo pastello;
  • i verdi olivastri e quelli molto pieni.

Come abbinare il giallo sulle pareti?

Sala da pranzo con parete color senape, tavolo (apparecchiato) e sedie in stile nordico in legno naturale, vaso con fiori gialli

Come già accennato nell’introduzione, il giallo può essere piuttosto problematico se usato come colore primario. Tinteggiare tutte le pareti di una stanza di questo colore, ad esempio, è sconsigliabile. Meglio puntare su una piccola area, preferibilmente quella a cui si intende dare maggior risalto.

Arredi, complementi, tessuti e decorazioni andranno quindi abbinati più o meno con le stesse tinte citate nel punto precedente: bianchi, neri e grigi; blu scuri; verdi non accesi; sfumature pastello, nel caso di pareti giallo pallido. A questi si aggiunge il bordeaux.

Il tono su tono è invece generalmente sconsigliato.

In quali stanze della casa è più consigliabile usare il giallo?

Camera da letto sui toni del senape e del grigio, che si alternano su pareti e biancheria

Per ingresso e corridoi, o comunque in quegli ambienti solitamente meno luminosi, si può pensare di impiegare il giallo per le pareti, oppure optare per muri bianchi ed elementi gialli, così da dare un po’ di luce attraverso l’abbinamento cromatico.

Per le camere da letto, meglio evitare pareti gialle (ma i pastello possono andar bene per le nursery e le camerette dei piccoli), affidandosi invece a questa tinta per biancheria, tende, tappeti o eventuali sedute.

In cucina, i mobili gialli regaleranno sicuramente un pizzico di eleganza alla stanza. Visto il contesto, sono preferibili quei gialli più terrosi e speziati.

In salotto, oltre al già citato sofà senape, via libera a mobili, tende, cuscini, tappeti. Oppure, volendo, una singola parete gialla. Questo vale anche per la sala da pranzo.

Per quanto riguarda il bagno, è di gran tendenza abbinare sanitari e mobili di un giallo polveroso con mobili o pareti dai colori terrosi, con i bianchi “sporchi” come avorio e burro e con materiali come il legno naturale, la pietra o il cemento.

Il giallo vaniglia della vernice materica Vintage Prestige

Composizione con vaso color giallo vaniglia con fiori gialli e accanto delle arance, su un tavolo in legno e sulle sfondo una parete color turchese scuro

Come già accennato, la linea Vintage Prestige di Rio Verde propone, nella sua tavolozza di splendidi colori pastello, anche il giallo vaniglia.
Ricorda il colore del fiore dell’omonima pianta tanto amata in pasticceria e profumeria. È molto delicato, perfetto per ambienti in stile shabby chic, ma non solo.

Si può adoperare su svariati materiali — legno, metallo, plastica, vetro, muro (solo piccole aree) e tessuto — e permette di ottenere molti effetti, dal decapato al patinato, passando per l’etnico.
È prodotto assolutamente sicuro da usare in interni dato che è inodore e privo di sostanze pericolose per persone e ambiente.

Vista angolata di un salotto in stile moderno ed essenziale, con pareti bianche, divano senape, cuscini grigi e verdi e quadri a tema naturalistico con soggetti verdi

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